Benvenuti a Roma

"Benvenuti a Roma, a tutti voi che soffrite questa terribile guerra” così il saluto di Gualtieri. “Poco fa ero in collegamento con il sindaco di Kiev che ci ha raccontato la situazione molto difficile. Molti di voi vengono da Mariupol, sono angosciato per le immagini del bombardamento del teatro. E' difficile anche per noi immaginare quanto voi stiate soffrendo. Roma è casa vostra, cercheremo di fare tutto quello che possiamo per aiutarvi per tutto il tempo di cui avrete bisogno e speriamo soprattutto che questa guerra finisca. Ci sono tante famiglie che sono pronte ad accogliervi, un bel segnale di solidarietà da parte dei romani. Con tutto il nostro cuore vi siamo vicini".
Queste le parole del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri che insieme all'assessora alle Politiche Sociali Barbara Funari ha accolto simbolicamente in Campidoglio Cinque donne ucraine, insieme a 12 tra bambine e bambini.
Sono donne partite da città in guerra, in alcuni casi accerchiate dalle forze russe e sotto incessanti bombardamenti come Mariupol, per arrivare in Italia dove nelle prossime settimane saranno accolte da alcune delle 300 famiglie romane ad oggi disponibili ad ospitare.
Donne come Ilona che racconta "Siamo partiti da Ternopil, siamo arrivati in Polonia, dopo due giorni in strada abbiamo preso un pullman diretto a Roma. Eravamo 65 passeggeri, solo donne e bambini. In Ucraina ho lasciato marito, mamma, papà, amici, animali. Sono partita con una valigia e basta".
Lei e le altre persone accolte dalla task force istituita il 2 marzo (200 circa) sono ospiti di strutture ricettive convenzionate, ma da questo fine settimana troveranno un'abitazione normale, una famiglia accogliente.
"Oggi abbiamo voluto dedicare un po' di tempo a queste famiglie per fargli conoscere Roma” ha aggiunto Funari “Insieme a loro abbiamo girato la nostra città perché già appena arrivati hanno espresso la richiesta di sapere di più: conoscere la storia della Capitale, la nostra cultura. In questo momento in piazza del Campidoglio con il sindaco vogliamo accoglierli per dire che Roma è pronta a stare al loro fianco e che sarà la loro casa per tutto il tempo che vorranno". Tra un selfie e una foto davanti alla statua di Marco Aurelio, c'è anche chi chiede di un altro personaggio "storico" di Roma: "Posso salutare Francesco Totti?" ha chiesto uno dei bambini, tra i primi ad arrivare subito dopo lo scoppio della guerra. Così Gualtieri ha preso lo smartphone e ha registrato insieme al piccolo fan un video messaggio: "Ciao Francesco, lui è un tuo grande fan dell'Ucraina e ti vuole salutare".