Fonseca: "Quando abbiamo paura di perdere e di giocare è troppo difficile."


Una Roma insufficiente, primo tempo shock e non c’è neanche l’alibi della stanchezza. Squadra lunga e imprecisa, non è la prima volta negli scontri diretti. Quale è la sua spiegazione? Non abbiamo la mentalità per lottare contro questo tipo di squadre. La squadra non ha avuto coraggio, senza mentalità, una squadra poi diversa nella ripresa. Abbiamo voluto giocare nella ripresa e volere l’iniziativa. Nel primo tempo non siamo esistiti. Responsabilità? Tutti, quando si gioca con paura non si va avanti. Nel secondo tempo abbiamo dimostrato di poter fare. Non possiamo però entrare così nel primo tempo. E’ Ridimensionamento definitivo? Se la squadra non faceva quel secondo tempo avrei detto che non eravamo in grado. Nella ripresa non hanno creato nulla, abbiamo avuto il pallone. Avevamo un altro atteggiamento. Se manca questa mentalità è difficile. Questione di atteggiamento? Si è una questione di atteggiamento, Nel primo tempo mancava la voglia di giocare. Nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento L’atteggiamento è cambiato perché eravate sotto 2 a 0… Perché però siamo entrati così. E’ successo per una questione di atteggiamento. Nel primo tempo non ho visto la squadra con la voglia di giocare. Nella ripresa è cambiato tutto. Per me è una questione di mentalità e non sto dicendo che non sono responsabile. E’ questa la realtà. Nello spogliatoio ne parlate di questo? Vi confrontate sul perché con le squadre di vertice in Italia fate fatica mentre in Europa il coraggio non vi manca? Ovviamente ne parliamo. Non è facile pressare alto questo Napoli, ma è difficile dare una spiegazione del perché non possiamo avere un atteggiamento continuo. Questa questione di non vincere contro le big crea un po’ di ansia, ma solo noi possiamo cambiare questo con coraggio. Poi magari possiamo anche perdere, ma non possiamo accettare di non avere coraggio. Per caratteristiche siete stati in difficoltà sempre in mezzo al campo, giocando a due. Senza ritmi e aggressività. Pellegrini e Diawara sono bravi per certe cose ma difficilmente in fase di non possesso tengono botta. Serviva forse una squadra più alta… Penso che il principale problema nel primo tempo è stato che lasciavamo la palla sulla destra senza pressione. Eravamo obbligati ad abbassarci e loro avevano spazio per girare la palla. Non ci sono state grandi opportunità. Questa squadra sta mostrando da sempre alti e bassi, un problema strutturale. Si rimprovera qualcosa a livello di preparazione di queste partite? Sono sempre aperto alle critiche. Non abbiamo avuto molto tempo per preparare la partita, lo abbiamo fatto in un giorno. E’ una questione di motivazione della squadra. E’ un mio compito questo, certo, magari manco in questo fattore. Abbiamo bisogno di capire che se contro queste squadre manca voglia di vincere succede questo. Posso accettare che sia anche una mia mancanza.
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