Pellegrini: "Il calcio è bello perché è di tutti, la mia unica preoccupazione è quella di migliorare sempre"


Siete una squadra che è un grande respiro internazionale: con 5 azzurri (6 quando torna Zaniolo). Ci sono giocatori che hanno vinto l’Europa League come Pedro e Mkhitaryan, Smalling… Lo Shakhtar è una grande squadra ma è cresciuta la consapevolezza rispetto allo scorso anno dopo la sconfitta col Siviglia? Vi sentite una squadra forte a livello internazionale per arrivare fino in fondo?
Penso che deve essere così, sono quasi due anni che abbiamo la possibilità di lavorare insieme con il mister e con un gruppo consolidato già dall’anno scorso. Questa consapevolezza deve essere cresciuta. Sappiamo che domani affrontiamo una grande squadra che viene giù dalla Champions League e dobbiamo avere tutte le attenzioni del caso. Noi faremo la nostra partita, quello che abbiamo preparato e quello che pensiamo di essere più bravi a fare.
Come vivi questa altalena di giudizi dei tifosi? In tanti ti esaltano ma si aspettano qualcosa di più da te? Come vivi il fatto di essere sempre argomento tra tifosi. Ti sprona o ti senti eccessivamente bersagliato dalle critiche?
Il calcio è bello perché è di tutti, è bello che ognuno possa avere il suo pensiero su tutti, l’allenatore, il giocatore o la squadra. Dobbiamo essere abituati a questo tipo di giudizio ma non è questo che mi sprona a fare di più. Lo fa la mia ambizione di venire ogni giorno qui all’allenamento per migliorarmi e fare qualcosa in più per essere pronto la domenica perché i tifosi ti giudicano per quello che fai in campo. La mia unica preoccupazione è quella di migliorare sempre quello che faccio in campo in maniera di essere a posto con me stesso e poi spero anche con gli altri.
Miglior assistman da fermo, ma ancora non sei riuscito a segnare su punizione, è vero che stai lavorando per quello in allenamento?
Si lega un po’ al discorso di prima. Sono contento di fare assist da corner perchè la squadra ha segnato, a queste statistiche pensate più voi che noi. Le punizioni? Non scelgo io, ma il mister. Restiamo anche dopo gli allenamenti per migliorare, ci alterniamo anche con i compagni. Tanti di loro hanno tantissime qualità e sono fortissimi a battere le palle da fermo. Dopo gli allenamenti ci fermiamo per migliorare, questo è l’importante, le altre cose arriveranno.
Fienga a proposito del tuo rinnovo ha parlato di convincerti con un progetto ambizioso, tu come lo definiresti ora dopo l’arrivo dei Friedkin?
Lo definisco un progetto ambizioso, perchè ho avuto la fortuna e la possibilità di parlare con Pinto e i Friedkin e Fienga. Ho avuto modo di capire l’ambizione che hanno, ed è una cosa che mi rende felice far parte di un progetto che vuole crescere perchè io sono un calciatore che viene al campo ogni giorno per migliorare, sentire intorno a me questa idea e identità mi fa solo che piacere. Riconosco ambizione in club, tecnico, staff e compagni.
La Roma ha concesso più gol delle squadre al vertice della Serie A, da cosa dipende?
Ci siamo creati difficoltà da soli, spesso, non è il problema di stile di gioco perchè curiamo ciò che dobbiamo fare in allenamento nel dettaglio. Subiamo quando ci creiamo problemi da soli. Dobbiamo essere più concentrati quando subiamo il pressing. Se vogliamo stare in alto dove lavoriamo per stare c’è poco spazio per gli errori individuali e dobbiamo limitarli il più possibile.
La Roma non ha battuto grandi club, quale è il piano per migliorare la statistica e battere lo Shakhtar che è una big?
Direi che l’unico modo è vincere queste due partite per migliorare questa statistica. Dobbiamo fare ciò che abbiamo preparato, mantenendo la concentrazione, con la consapevolezza di quello che stiamo facendo.
Molte italiane faticano nelle coppe europee, tu come la pensi da calciatore?
La Serie A non si è abbassata di livello, anzi. Forse quest’anno stiamo vivendo uno dei campionato più belli dopo il monopolio della Juve. Credo che al Serie A sia la più difficile con Liga e Premier. La cosa delle coppe è soggettiva, penso che riguardi squadra per squadra. Cerchiamo noi di non rientrare nelle squadre che faticano, cercando di vincere domani così battiamo il dato di prima e anche questo. Così facciamo due piccioni con una fava.
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