Andrea Agnelli, presidente della Juventus e fondatore della Superlega, è stato intervistato da La Repubblica. L’imprenditore italiano ha parlato al quotidiano del progetto della nuova competizione europea prima dell’addio ufficiale dei 6 club inglesi e della riunione d’urgenza andata in scena ieri sera. Queste alcune delle sue dichiarazioni. “Fra i nostri club c’è un patto di sangue, il progetto della Superleague ha il 100% di possibilità di successo, andiamo avanti. Vogliamo creare la competizione più bella al mondo capace di portare benefici all’intera piramide del calcio, aumentando la distribuzione delle risorse agli altri club e rimanendo aperta con cinque posti disponibili ogni anno per gli altri da definire attraverso il dialogo con le istituzioni del calcio. Campionati nazionali? Nessuna minaccia, c’è piena volontà di continuare a partecipare a campionato e coppe nazionali. Perchè è una competizione aperta? Perché ci sono 5 posti disponibili e perché la Superleague affronta il maggior problema dell’industria del calcio che è la carenza di stabilità. Le riforme delle competizioni, nazionali e internazionali, sono temi costanti dell’elezione dei presidenti delle istituzioni del calcio. È il momento di agire”.

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