Marco Lollobrigida è intervenuto ai microfoni di centro suono sport durante la trasmissione “A qualcuno piace calcio”. Un parere sulla situazione della Roma... “ Fonseca e la Roma sono in divenire. La nuova proprietà si è trovata in una situazione difficile. Ora, è ovvio che sul mercato ci siano allenatori più quotati come Allegri o Sarri. A me piace anche Nagelsmann perché può dare un'identità. Penso che la Roma abbia un problema di mentalità ma ho un sussulto quando viene detto dall'allenatore perché è una sua responsabilità. In Europa League è diverso: penso che la Roma possa far bene”. Fonseca è cresciuto abbastanza per potergli affidare un nuovo progetto? “Secondo me questo allenatore crescerà se vincerà in Europa League perché avrà dimostrato di saper imporre le proprie idee. Se uno riesce a far valere le proprie credenze, allora può crescere, altrimenti no. Non contano soltanto le persone ma anche gli ingredienti. Fonseca quindi può restare se centrerà almeno un obiettivo. Il problema è: chi verrà dopo? Perchè la Roma non può permettersi certi allenatori”. Invece che ne pensi di Sarri?  “Ha un gioco più verticale ma anche lui si basa sul possesso di palla. Dipende tutto da quello che vuole fare la proprietà perché con Sarri si può parlare di un profilo più fattibile per la Roma. Sia Friedkin che Tiago Pinto parlano molto poco e questo è professionale, ma a volte c'è anche bisogno di chiarezza”. Hanno pesato anche gli infortuni sull'andamento altalenante della Roma? “Sì, perché Smalling e Veretout sono dei cardini in due settori importantissimi. Penso che manchi anche un po' di senso di appartenenza perché bisognerebbe anche assimilare un po' la storia di un club. In ogni caso, io mi concentrerei più sull'Europa League: se la Roma dovesse battere l'Ajax, poi la questione diventerebbe interessante”. Come sta costruendo Mancini la Nazionale? “ Mancini ha dato un grande impulso alla squadra e ha fatto evolvere diversi calciatori a livello tattico. C'è solo una debolezza, che è legata al centravanti: io vedo i grandi attaccanti che hanno le altri Nazionali e l'Italia, in tal senso, è un po' indietro. Immobile è un grande giocatore ma poco adatto al gioco di Mancini. Belotti è istintivo ma serve anche altro. Per il resto, la Nazionale di Mancini è molto solida”. Come vedi Daniele De Rossi nel gruppo della Nazionale? “De Rossi ha dimostrato una grande intelligenza perché ha trovato la situazione migliore: è all'interno di Coverciano, con degli impegni prefissati non giornalieri e può tirare fuori un'esperienza enorme per poi puntare ad una grande carriera. Sono convinto che sarà un grande allenatore”.

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