Stamattina il comico romano Antonio Giuliani è intervenuto nella trasmissione “a qualcuno piace calcio” su centro suono sport per parlare di Roma e della scomparsa del maestro Gigi Proietti

Un ricordo di Gigi Proietti

“La scomparsa di un grande maestro che ha stupito un po' tutti. In questo periodo in cui manca cultura, sembra quasi che Gigi l'abbia fatto apposta. Faceva parte di un'altra realtà. Lui si poteva permettere di stare anche in silenzio e scatenare una risata con una sola espressione del viso.”

Anche la pausa, nella comicità è importante...

Il tempo comico è fondamentale. L'artista sente che sta per partire una risata o un applauso. A quel punto ci si deve fermare e riprendere quando sta per sfumare. Non ci deve mai essere un taglio netto. Io ero incantato da Gigi Proietti e si è creato un buco enorme. Ora viene da chiederci: "Che facciamo?".

Fu proprio lui a recitare il sonetto per Alberto Sordi...

Quando è scomparso Alberto Sordi, la gente ha dimostrato un affetto enorme. Gigi è più vicino alla mia generazione, per cui lo sento ancora di più. Penso che, se non ci fosse stato il Covid, tutta la Roma lo avrebbe salutato.”

Cosa pensi delle dichiarazioni di Veretout?

Penso che i giocatori debbano alzare l'asticella. Però è anche vero che Jordan è con noi solo da due anni e, vedendo la situazione di alcune squadre blasonate, forse ha voluto volare basso.”

Con queste dichiarazioni però potrebbe essersi dato la zappa sui piedi, specialmente in una piazza come quella romana?

Chi, però, al momento, nella squadra potrebbe parlare di Roma? Ormai manca una rappresentatività "romana". Già il fatto che qualcuno vada a parlare e creda in un obiettivo è qualcosa, però forse avrebbe fatto meglio a non dire nulla. C'è poi da dire che contro la Fiorentina ho visto una bella Roma e i viola hanno anche un'ottima rosa. Ho visto finalmente una squadra aggressiva.”


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