Ieri il nostro portiere titolare Pau Lopez, ha risposto ad alcune domande nella diretta Instagram di Bcnbest:
Come va il polso?
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Un po' meglio, all'inizio muovere la mano era un po' complicato, ora va meglio. Ci vuole un po' di pazienza".
Cosa cambia col ritorno in campo?
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La Roma ci ha mandato un piano da seguire, tutti i giorni avevamo qualcosa da fare".
La quarantena?
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Il fatto di non sapere quando si poteva tornare a giocare era la cosa più dura".
Come ti allenavi?
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Abbiamo un preparatore fisico specifico per i portieri. Lavoravamo un po' sulla forza, facevamo un po' di allenamento aerobico".
Come hai iniziato a fare il portiere?
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Mio padre faceva il portiere nella squadra del quartiere dove vivevamo e ho deciso di farlo anche io. Prima non mi piaceva come mi piace ora. Ho fatto anche basket a scuola per un periodo ma poi sono tornato al calcio e alla porta e ci sono rimasto fino ad oggi".
L'Espanyol?
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È un cambiamento molto grande, per la mia vita ma anche per la mia famiglia. Mi veniva a prendere un taxi a scuola, mi portava agli allenamenti e poi tornavo a casa tardissimo. Mio padre il fine settimana mi accompagnava alle partite per tutta la Catalogna. È stata però una bella esperienza, sono cose che vanno fatte, mi divertivo".
Il passaggio in prima squadra?
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Ero molto tranquillo, non avevo la pressione di giocare ogni settimana visto che il primo era Kiko Casilla. Poi dopo la sua partenza è arrivata quella pressione, ma fa parte del calcio. Un portiere deve stare tranquillo, deve controllare le emozioni, deve essere sempre pronto mentalmente".
La Roma?
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Non avevo intenzione al momento di andare via dal Betis, la mia famiglia stava benissimo a Siviglia e anche io. Poi però è arrivata la Roma e ho avuto l'opportunità di giocare in un club storico che va sempre in Champions, era difficile dire no. C’erano molti soldi in ballo ed è stata un’ottima operazione anche per il Betis. Non potevo dire no. I tifosi e i compagni mi hanno trattato benissimo. Ci sono giocatori come Dzeko, Pastore, Fazio e Kolarov, è una grande cosa dividere lo spogliatoio con loro."
L'italiano?
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Sono arrivato a Roma senza sapere una parola di italiano, ma non ho grandi problemi a imparare le lingue e piano piano parlando col traduttore della Roma, che conosce 8 lingue, sono migliorato".
Un messaggio ai tifosi giallorossi?
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Speriamo che queste ultime dodici partite ci portino al risultato che vogliamo ottenere".
(fonte tuttomercatoweb.com)