Federico Balzaretti ai microfoni di DAZN, ha espresso la sua sul suo ex compagno di squadra e simbolo di Roma, Francesco Totti: "Una volta in allenamento mi ricordo un goal da metà campo più o meno, con una giocata delle sue, quelle che veniva a ricevere palla di sponda e imbucava. Ma in quel caso tirò direttamente in porta, più o meno da 50 metri e mi ricordo benissimo che chiedemmo di smettere l'allenamento dicendo: "ok basta, è finito, andiamo dentro, non possiamo vedere meglio di quello che abbiamo appena visto." Ne faceva tante, come questa può averle fatte simili altre cinque volte. In allenamento ogni giorno era un goal come quelli che vedevamo a San Siro, cavallo di battaglia il suo cucchiaio, veramente, in ogni allenamento lo faceva, così come giocate, tunnel, era uno spettacolo. Vinceva anche molte partite perché l'allenatore era molto condizionato dal farlo vincere, faceva pesare in partitella il suo fatto di essere Totti, per cui di solito tendenzialmente chi stava con lui in squadra vinceva. Inoltre c'era la classifica, era divertente, un modo per giocare: con Rudi Garcia poi, chi vinceva più partitelle nel mese, vinceva la maglietta. Il Derby era la partita in cui cambiava faccia, la sentiva senza dubbio, per responsabilità probabilmente, perché era una partita diversa. Questo suo modo di giocare, di scherzare, in quella settimana era sicuramente minore, faceva capire a tutti che andavamo incontro ad una partita sentitissima. Era talmente una persona naturale, spontanea, semplice, era sé stesso"

💬 Commenti