El Shaarawy è stato presentato quest’oggi e ha riposto ad alcune domande dei giornalisti. Manchi da un anno e mezzo, hai giocato in un calcio diverso. Hai perso qualcosa in brillantezza?Sono stato fermo qualche mese, mi sono allenato da solo e ho cercato di dare il massimo. Mi serve tempo per ritrovare la condizione migliore. C’è tanta voglia e tanto entusiasmo”. La tua collocazione tattica? “Ho parlato con fonseca, l’attacco non è stato stravolto. Io sono sempre partito largo a sinistra per poi accentrarmi. Gli ho fatto presente che io sono a disposizione per tutti i ruoli”. Stimolo o timore di avere tanta concorrenza? “Non è un timore quando giochi ad alti livelli, è uno stimolo per fare sempre meglio. Mi sono sempre confrontato con grandi giocatori”.  Dzeko è sereno? “Sì l’ho visto molto sereno, sono contento di averlo ritrovato. E’ un clima sereno” Hai avuto una lite con dzeko qualche anno fa, conoscendo Edin qual è la strada migliore per riaverlo al 100%? “Tutti sappiamo le qualità di Edin, troverà da solo la strada per tornare ad essere un giocatore importante per questa squadra”. Più pregi o difetti nell’avventura cinese? “E’ stata un’esperienza particolare per la pandemia, sono riuscito a vincere un trofeo ed è stata una bella soddisfazione. Dopo la fine del campionato siamo stati fermi 7 mesi. Sono tornato nella squadra dove volevo tornare”. Impressioni sulla Roma? “Sono molto contento di ritrovare questa società, è stata un accoglienza positiva. Per me è come se non me fossi mai andato. Ho sentito la fiducia del presidente, del direttore e dell’allenatore. Sta a me ripagare la fiducia”. Eri abituato ad un presidente che non c’era mai, quanto conta avere la proprietà sempre qui? “Conta tanto per la squadra e per l’ambiente. E’ una spinta maggiore per tutti noi ed è una cosa positiva per tutti”. Perché non è andata bene a settembre? “E’ stata una situazione particolare, però poi è andata a buon fine e sono contento ed entusiasta di essere tornato qui”. Ambizioni della Roma? “Non ho mai smesso di seguire la Roma, questa squadra negli anni si è sempre posta l’obiettivo della champions perché ha sempre avuto le potenzialità  di arrivare in alto. Ho trovato un ambiente positivo e una squadra che si aiuta. Insieme si riesce ad uscire dai momenti difficili. Dobbiamo pensare di partita in partita”. Cosa ti mancava della città e della squadra? “Ho ritrovato tutte le persone con cui avevo instaurato un rapporto, ho sempre sentito grande affetto da parte della gente. Anche quando a Febbraio ero tornato a vedere la Roma allo stadio in Europa League ho visto che tante gente mi voleva bene.”  

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