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Petrachi si trova in una situazione di scomodo dopo le dichiarazioni di ieri durante la presentazione a Trigoria dei tre nuovi calciatori: Ibanez, Perez e Villar.
In una lunga dichiarazione prima della presentazione ufficiale, parla dell’arrivo in società di Friedkin, dichiarando di aver spiegato ai suoi giocatori, già da dopo Natale, quando il campionato andava “
con vento in poppa”: “
non pensate che con lui arriverà Paperon de Paperoni che ti da il mondo per comprare chissà chi” facendo intendere ai suoi giocatori di non interessarsi al passaggio di società che definisce “
eventuale” e preoccuparsi del calcio, dei match, spiegando che la situazione della Roma non cambierà con l’ingresso della nuova società poiché dichiara di essere stato chiamato dall’attuale società per risolvere “
dei problemi che lo scorso anno e quello prima erano stati creati”, per questo motivo sta portando avanti da sei mesi un progetto
che “la società mi aveva imposto nel provare a trasformare qualcosa che non ha funzionato”.
Il progetto è partito, quindi, sei mesi fa e Petrachi lascia intendere che resterà lo stesso, anche in caso di passaggio di società.
Parole di difesa nei confronti dei giovani ragazzi approdati alla Roma che sono stati costantemente attaccati fin dal loro arrivo. E' stato, infatti, più volte detto che si tratta di ragazzi troppo giovani, fuori dalla rosa anche nelle loro squadre di partenza e non in grado di fare la differenza. Petrachi, però, non ci sta: “
Credo fortemente in questi tre ragazzi. Credo che possano essere il futuro della nostra Roma. Chiedo ancora oggi un filo di pazienza. Abbiamo ragazzi del ’98 e del ’99, i giovani hanno alti e bassi, questa è stata una strategia. Non ho preso un giocatore da 70 milioni, ho cercato di costruire qualche cosa che porti risultati nell’arco di un triennio”.
Parole critiche contro i media "dicono cazzate e calunnie, ma io vado a vanti per la mia strada". Parole che sembrano confermate da ciò che è successo questa mattina poiché le sue dichiarazioni di ieri sono state riportate dai mass media, sopratutto dalla stampa scritta, in maniera travisabile.
La società ha dichiarato di rispettare le sue parole, ma non di condividerle e di prenderne le distanze.