Dpcm Draghi


Mario Draghi ha firmato il primo Dpcm del suo mandato. Il decreto entrerà in vigore venerdì 6 marzo e resterà valido fino al 6 aprile, inclusa Pasqua.
Roma è in zona gialla ma c’è il rischio di tornare in zona arancione per l’aumento delle varianti inglese e brasiliana.
Il decreto lascia cmq quasi tutto inviariato nella divisione a colori con qualche piccola variante.
Nelle aree gialle, arancioni e rosse resta il coprifuoco dalle ore 22 e fino alle 5 del mattino. In zona bianca le ordinanze regioni possono invece rinviare l'orario del ritorno a casa.
Per quanto riguarda le scuole, dal 6 marzo nelle zone rosse vengono sospese le attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado. Nelle zone arancioni e gialle, i presidenti delle Regioni potranno disporre la sospensione dell'attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti.
In tutta Italia sarà vietato spostarsi tra regioni, anche se si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire dalla propria regione soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, possibilmente portando con sé il modulo di autocertificazione. In zona arancione e rossa è vietato anche uscire dal proprio comune di residenza.
No visite a parenti e amici in zona rossa, nemmeno una sola volta al giorno, come era invece a Natale. Si potrà invece andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in una regione gialla o arancione e soltanto se per farlo non si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa. Chi vive in zona arancione scuro o rossa non può uscire dal Comune di residenza anche per andare in una seconda casa.
In zona gialla bar e ristoranti possono restare aperti fino alle 18. Da quell'orario resta consentito l’asporto, fino al coprifuoco delle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario. La prima variante prevede l’ok ad asporto anche per bar ed esercizi di commercio al dettaglio di bevande dopo le ore 18.
In zona gialla e arancione le attività commerciali sono aperte con orari spesso scaglionati e ingressi contingentati. Nelle zone rosse invece i negozi sono chiusi, tranne quelli dei beni di prima necessità.
Nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all'interno dei centri commerciali devono restare chiusi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. In zona rossa queste restrizioni sono ancor più stringenti perché possono restare aperti solo gli alimentari, le farmacie e i negozi di prodotti agricoli e florovivaistici. Chiusi anche parrucchieri ed estetisti.
E per i mercati varranno le stesse regole dei centri commerciali. Palestre e piscine e impianti sciistici rimarranno chiusi in tutta Italia. Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l'apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, altra variante, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all'aperto e 200 al chiuso per ogni sala.