
Il 25 gennaio 2003 faceva il suo esordio in serie A con la Roma, sul neutro del Garilli di Piacenza contro il Como, Daniele De Rossi.
1983. La A.S. Roma, guidata da Nils Liehdolm, conquista il suo secondo scudetto. E nasce Daniele De Rossi. Un incontro, che sembrava destinato ad accadere. Un incontro che diventerà una storia d'amore anche se inizia con un rifiuto. Un rifiuto da parte di De Rossi che chiamato da Trigoria nel 1992, rifiuta. Qualche primavera più tardi, però, nuovamente chiamato da Trigoria, Daniele accetta, indossando una maglia che ancora non sa diventerà la sua seconda pelle.
Prova il centravanti, il trequartista, ma la sua carriera inizia quando Mauro Bencivenga lo mette davanti alla difesa.
Arriva il suo battesimo, prima in Champions League, il 30 ottobre 2001, contro l'Anderlecht, poi la Coppa Italia e, infine, il Campionato di Serie A, il 25 gennaio 2003 che darà l'avvio alla carriera di uno dei più grandi centrocampisti della storia recente del calcio italiano. Ed è proprio in quella data che De Rossi fa una promessa: ogni volta che entrerà in campo con quella maglia addosso, dovrà fare di tutto per onorarla. E lo farà, per tutta la sua carriera, facendo conquistare alla sua Roma due Coppe Italia e una Supercoppa. De Rossi è il tifoso che diventa calciatore e, forse, è proprio questo, oltre al talento, che ha fatto di lui una bandiera.